La Segavecchia / Forlimpopoli
La Segavecchia è una festa tipica di diverse
località romagnole, in particolare di Forlimpopoli, Cotignola e Misano Adriatico. Essa si confonde con la tradizione delle focarine di Marzo, nell'obiettivo di celebrare
l'addio all'inverno, mentre l'intera Romagna si veste di nuova luce e di nuovi colori. Il ciclo della vita viene così
ricondotto alle pratiche rurali e al folclore locale.
Il nome dell'evento deriva dalla pratica rituale di tagliare la vecchietta di pezza, ricolma di cibarie, o di esporla al
pubblico prima di arderla sul rogo. Si dice, infatti, che la maligna signora rappresenti i cattivi costumi e le pulsioni negative
di cui ogni uomo deve liberarsi. In tempo di quaresima, quando nutrirsi di carne era considerato un sortilegio, ella non rispettò il divieto e la sua
ingordigia la portò alla morte. Per i Forlimpopolesi si trattò di una giovane fanciulla che, rimasta incinta, fu assalita da un'improvvisa voglia di
salsicciotto. Dopo averne trangugiato uno (ancora crudo e tutto intero) cominciò a girare per il paese travestita da vecchia, per non farsi catturare.
Una sfilata di carri allegorici e uno spettacolo pirotecnico si alternano ai gesti rituali,
accompagnati da canti, balli e da un singolare
mercatino.